Il Fantino

Quando allo chef Mauro Calzolai chiediamo scherzosamente un aneddoto sulla “Trattoria Al Fantino” di Modena, ci risponde che sono talmente tanti gli anni di attività, che ne avrebbero di storie da raccontarci. E ci crediamo. La “trattoria Al Fantino“ è aperta dal 1930 e conserva ancora il nome dall'antico punto di ristoro (al fantein, in dialetto modenese), aperto già in quegli anni.

In questa antica trattoria si ha da subito la percezione che tra le sue mura, tra i tavoli e le posate, viene custodito un tesoro che non tutti riescono a valorizzare: l’amore per la tradizione, per il buon cibo, per la convivialità. Si respira la classica atmosfera informale delle trattorie emiliane, dove rilassarsi piacevolmente coccolati dai profumi e sapori di sempre.

I 5 primi del menù (tra cui i classici tortelloni di zucca) e il piatto della tradizione (gnocco fritto e tigelle con salumi e formaggi) sono unici nel loro genere perché i due chef, Mauro Calzolai e Marco Bianco, sono riusciti a dare una nuova piega anche a questi cavalli di battaglia. Come? Facendo un tuffo nel passato, in quello della loro famiglia, ristoratori e cuochi di tradizione.

Ma non fermatevi qui. Ordinate il loro piatto forte, "Le Sorbarette", il nostro è un imperativo. Sono delle costine brasate al Lambrusco, un tripudio di sapori vi convincerà a ritornarci ancora e ancora.

I tre punti di forza?

Location: siamo nel centro di Modena, tra la bellezza delle sue stradine.

Qualità: chi l’ha detto che buono è sinonimo di eccentrico? Marco e Mauro vi convinceranno che la cucina tradizionale è amore.

Prezzo: 25 euro/ 30 euro compreso i vini. Sì, a volte si può mangiare bene e fare bene alle nostre tasche.

Lo chef Mauro Calzolai, quando è libero, va al Mercato Albinelli di Modena. È qui che trova ottimi ingredienti da utilizzare tra i fornelli.