Vi è mai capitato di andare a mangiare in un posto citato addirittura in Wikipedia? E soprattutto, avete mai sentito parlare di un bar così importante da essere dichiarato nel 2001 patrimonio nazionale dal Ministero dei Beni culturali?
Ecco, se non vi è ancora mai successo, è perché non siete passati dall’Harry’s Bar. Il mitico bar in Piazza San Marco a Venezia è una pietra miliare per la città lagunare, ma soprattutto un punto di riferimento per chi vuole respirare un po’ di mondanità.
La storia di questo bar merita di essere citata per così come la racconta Wikipedia: "Il bar venne fondato nel 1931 da Giuseppe Cipriani. Il nome del bar, come raccontò lo stesso Giuseppe Cipriani, deriva da quello del giovane studente americano Harry Pickering che, trasferitosi negli anni venti a Venezia con una zia per tentare di curarsi da un inizio di alcolismo, venne da questa piantato in asso con pochissimi soldi dopo un litigio. Giuseppe Cipriani, all'epoca barman nell'hotel in cui risiedeva l'americano, impietosito dalla vicenda prestò al giovane 10.000 lire, somma considerevole per l'epoca, per consentirgli di rientrare in patria. Qualche anno dopo, il giovane, guarito dall'alcolismo, tornò a Venezia e, rintracciato Cipriani, in segno di gratitudine gli restituì l'intera somma aggiungendovi 30.000 lire perché potesse aprire una sua attività in proprio. Cipriani decise quindi di chiamare il suo locale "Harry's Bar" in onore del suo benefattore, inaugurando la sua attività nel 1931".
Da qui parte la storia di questo mitico bar che, in poco tempo, diventa luogo di passaggio per diverse personalità del mondo della letteratura, del cinema, dell’arte. Solo per citarne alcuni, Charlie Chaplin quando era a Venezia sorseggiava il Bellini qui oppure Ernest Hemighway, grande avventore di bar in tutto il mondo, cita l'Harry's in un suo romanzo indicandolo come rifugio per tante bevute veneziane.
Per tutti questi motivi, l’Harry’s Bar, ora passato in mano del figlio Arrigo Cipriani, più che essere ricordato per il cibo, comunque di ottima qualità, merita una visita soprattutto perché è un must. L’atmosfera è d’altri tempi, il servizio è impeccabile e, al primo piano, troverete una splendida terrazza da dove ammirare il Canal Grande.
Cosa propone il menù?
Il mitico risotto alla Cipriani, i tagliolini gratinati, il baccalà mantecato con polenta, i filetti di sogliola con carciofi oppure il granchio Reale dell'Alaska e tanto tanto altro. Non dimenticate di prendere il dolce, che qui fa la differenza.
Certo, non aspettatevi di spendere poco. Questo posto è famoso non solo per la sua bella storia, ma anche per il conto. Noi, però, dobbiamo dirvi che ne vale assolutamente la pena…non fosse altro perché sarete catapultati in vero e proprio mito!
I tre punti di forza:
Servizio: i camerieri sono davvero il tocco in più di questo posto fuori dagli schemi.
Eleganza: qui nulla è lasciato al caso. Sarà per questo che il mitico bar della famiglia Cipriani è passato alla storia.
Ambiente: Respirerete la storia di un posto mitico, punto di ritrovo nel tempo di diverse personalità note.